Uno spazio espositivo permanente per i dipinti e i disegni di Karl
Stengel, nelle sale rinascimentali di Palazzo Gozzari ad Arezzo.
Karl Stengel ha attraversato il Novecento affrontando periodi
drammatici della recente storia dell’arte. Nato nel 1925 a Neusatz, sulle rive
del Danubio, ai tempi dell’impero austro-ungarico, ha avvertito sin
dall’infanzia l’impulso di “dover” disegnare, fortemente attratto dal contrasto
tra il bianco e il nero. Dopo la guerra e gli anni del campo di prigionia in
Russia ci volle diverso tempo per un figlio di borghesi per essere ammesso a
un’accademia d’arte. Era l’epoca del Realismo Socialista, imposto dal partito
comunista sovietico. Non c’era spazio per l’individualismo artistico, né per
cercare la propria possibilità e maniera di esprimersi, di creare. All’arrivo
dei carri armati sovietici, con l’occupazione dell’Ungheria, nel 1956 Karl
Stengel fuggì in Germania, a Monaco di Baviera. All’Akademie der Schönen Künste
fu sorpreso - e non proprio in maniera positiva - dalla leggerezza con la quale
i suoi giovani colleghi si davano - dopo la dominante espressione artistica
estorta da Hitler - al modernismo astratto. Di nuovo non poteva vedere uno
spazio per seguire una sua strada con sincerità. Non poté seguire il suo
impulso di “dover dipingere” per quasi due decenni. Poi riaffiorò il forte
richiamo delle voci di ciò che desidera essere espresso, dipinto, assieme al
desiderio di fare vedere e sentire agli altri ciò che non vedono - o non hanno
visto - anche se sta davanti ai loro occhi.
Mentre apre la Collezione Karl Stengel ad Arezzo, sono ancora in
mostra, fino al 22 novembre, alcune opere del maestro presso Palazzo Mora a
Venezia nel contesto della Biennale 2015.
Collezione Karl Stengel - Via Cavour 121 Arezzo.
Orari: lunedì, mercoledì, sabato dalle 16 alle 18
Ogni prima domenica del mese dalle 10 alle 12
Visite su richiesta, tel. +39 3347944736